Storia del Comune

Bevilacqua è un comune della provincia di Verona, posto sulla S.S. 10. al confine con la provincia di Padova, a 5 km da Montagnana e a 10 da Legnago; servito dalla ferrovia Monselice-Mantova.

Lo stemma comunale richiama la storia del capoluogo, in particolare l’ala ed il castello: la prima, segno del luogo d’origine della famiglia Bevilacqua; il secondo, simbolo del dominio della nobile famiglia sul territorio, da cui deriva anche il nome.

Anticamente il Comune di Bevilacqua era attraversato dal fiume Adige, che passava per i comuni di Montagnana, Casale di Scodosia e Saletto (prov. di Padova). Non essendo allora arginato come lo è oggi, era spesso oggetto di rotte devastatrici, che distruggevano economicamente e fisicamente il territorio impedendone un progressivo sviluppo economico-sociale.

Durante la signoria degli Scaligeri, verso il 1336, Gugliemo Bevilacqua, luogotenente a Padova di Cangrande della Scala, per i servizi
prestati alla famiglia degli Scaligeri, fu autorizzato a gettare le fondamenta di un magnifico castello denominandolo dal congnome della
sua famiglia, posto sulla sponda occidentale del fiume Rabiosa ( attualmente Fratta ), che separa il territorio veronese dal padovano.

La realizzazione fu portata avanti dal figlio Francesco, che il 16 dicembre 1336 ebbe conferito da Alberto e Mastino Scaligeri ampia e piena giurisdizione sul castello stesso e sul territorio circostante, con diritti di caccia, pesca ed esenzione di tasse.

Bevilacqua è terra di confine, e per questo suo essere, è stata teatro di scontri e vicende nei secoli, tra i veronesi Scaligeri, i padovani Carraresi e gli Estensi (Ferrara).

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